Giovedì 29 luglio 2021, alle ore 20.30
Cucciago Santuario della Madonna della Neve
Giovedì 29 luglio dopo la recita del Rosario e la celebrazione della Santa Messa, nel Santuario della Madonna della Neve a Cucciago, Suor Benedetta delle Suore di Madre Teresa ha tenuto una testimonianza.
La celebrazione eucaristica è stata presieduta dal Parroco di Cucciago don Angelo Pozzoli.

…le prime parole con cui Suor Benedetta ha introdotto la sua toccante testimonianza:
«Per quelli che ancora non mi conoscono, anche se vedo molte facce di amici qui presenti questa sera, io sono suor Benedetta nel nome del Signore e sono in missione in Armenia che è un Paese abbastanza sconosciuto nel mondo, ma che ha dato tanti grandi uomini a tutto il mondo.
Io vivo in una missione un po’ remota sulle montagne dell’Armenia, al Nord, che è stata trentatré anni fa l’epicentro di un terribile terremoto che ha distrutto metà della Armenia. Il posto si chiama Spitak che è molto collegato con la Madonna della neve, perché Spitak in armeno vuol dire bianco; si chiama bianco, appunto, perché è un posto in cui la neve cade molto spesso, per cui sono rimasta stupita quando mi avete invitato per questa festa nella Madonna della Neve.
Nonostante sia stata in passato questa cittadina, un paese turistico molto rinomato; dopo il terremoto è diventato, non solo in quel paese, ma tutta la zona, è diventata molto povera, dove tutte le case sono state distrutte e ancora oggi, dopo trentatré anni molte persone vivono nelle baracche e nelle case prefabbricate, che erano state costruite trentatré anni fa in quel luogo.
Io vivo con alcune altre suore in un villaggio che si chiama “Villaggio Italiani” perché è stato costruito dall’esercito italiano dopo il terremoto. In questo posto dove lavoro io, abbiamo una casa per persone disabili, ragazzi e ragazze: la più piccola ha nove anni, la maggiore ha cinquanta anni, per cui di tutte le età e di tutti i tipi di disabilità. Sono persone che erano state abbandonate dai loro genitori quando erano bambini e sono cresciuti con noi e adesso sono ancora lì con noi.
Oltre a questo facciamo un servizio di aiuto a tutte le famiglie che vivono attorno a noi. Serviamo e visitiamo duecentocinquanta famiglie povere, aiutiamo con il cibo, coi vestiti, a volte paghiamo l’affitto, a volte paghiamo la bolletta della luce, dipende… vediamo le necessità che hanno e noi li aiutiamo, a volte anche con i libri di scuola, le penne… queste cose qui….»