Il Centro Culturale Luigi Padovese presenta il settimo appuntamento del ciclo “VIVERE CON GRATITUDINE E RESPONSABILITÀ”.

Sabato 21 maggio 2022 ore 21 presso il Teatro San Teodoro, Cantù

Testimonianze di:

Roberta Amadeo campionessa mondiale handbike
Paolo Cecchetto
medaglia d’oro olimpica handbike
Andrea Gatti
atleta nuoto paralimpico Briantea 84

Moderatori: Barbara Petrini Monica Terraneo

INGRESSO LIBERO nel rispetto delle normative COVID
Prenotazione obbligatoria scrivendo a
: eventicclp@gmail.com

E il titolo dell’incontro già dice tanto. Si parlerà di sogni, di fatiche, di limiti, di soddisfazioni, di sfide, di impegno, di gioie, di obiettivi, di entusiasmo, di condivisioni … cioè di vita. Vite di atleti, vite di campioni. Che abbiamo voluto incontrare proprio perché li vediamo anche …. campioni nella vita.
E loro sono

Roberta Amadeo – campionessa mondiale handbike
Paolo Cecchetto – medaglia d’oro olimpica handbike
Andrea Gatti – atleta nuoto paralimpico Briantea84

Roberta Amadeo. La sua è una storia fatta di passione e determinazione; non si è lasciata sconfiggere dalla sclerosi multipla, si è messa in sella a una handbike e con questa è diventata campionessa mondiale per ben due volte.
Paolo Cecchetto. A 22 anni in seguito a un incidente motociclistico diventa paraplegico e durante la riabilitazione scopre la possibilità di fare sport anche in carrozzina; inizia a praticare varie attività finché anche lui approda all’handbike. Da allora continua ad accumulare vittorie – con anche due medaglie d’oro alle Paralimpiadi – con tanta grinta e impegno per dimostrare quanto lo sport possa essere di aiuto nel riportare alla vita e al sorriso chi ha subito traumi e incidenti.
Andrea Gatti, che, dopo un recente incidente in bicicletta, diventa paraplegico e poi atleta di nuoto paralimpico della Briantea84, una società sportiva canturina che “ama lo sport senza limiti”, così come il club si autodefinisce per sintetizzare i suoi intenti, e che diventa quasi una famiglia per questi ragazzi.
Atleti che hanno vinto tanto, ma che ci sono testimoni di una vittoria ancora più importante, che è la libertà di essere se stessi fino in fondo.
Persone che vivono con coraggio. Il coraggio di non farsi un alibi delle difficoltà; il coraggio di reagire, di rimettersi in gioco; il coraggio di contare sulle risorse e sui talenti che ci sono; il coraggio di credere al proprio desiderio di essere felici.
Un coraggio che si chiama responsabilità, una responsabilità che tocca tutti noi, con modalità diverse, secondo la nostra unicità.
Una responsabilità che va comunque indirizzata, e ci piace farlo – come hanno fatto loro – alla ricerca di una positività, di una vita-buona, di cui essere in ogni caso grati.
Una ricerca di senso e di vita-buona, più forte di ogni difficoltà; difficoltà che tutti noi incontriamo, bene o male, prima o poi, poco o tanto.
Una ricerca di cui loro ci sono testimoni.