Il Centro Culturale Luigi Padovese presenta il primo appuntamento del ciclo “COSTRUIRE IL FUTURO VIVENDO IL PRESENTE”

Venerdì 25 novembre 2022 ore 21 presso il Centro Parrocchiale Sant’Arialdo, Cucciago

Dialogo-testimonianza tra vittime e responsabili della lotta armata degli anni ’70 con:

ANGESE MORO – figlia dell’On. Aldo Moro
FRANCO BONISOLI – ex appartenente alle BR

L’evento si inserisce nella Settimana della Cultura (20 – 28 novembre 2022) indetta dal Coordinamento dei Centri Culturali della Diocesi di Milano e intitolata “PREGHIERA, RESPIRO DELLA VITA – Kyrie, alleluia, amen

E’ possibile rivedere l’incontro cliccando sul bottone qui sotto

Il Centro Culturale Luigi Padovese riprende il cammino. E lo riprende con la consapevolezza di chi si fa interrogare da ciò che accade oggi per cogliere quegli elementi di positività che danno speranza, nella vita sociale come in quella personale. E’ quindi con questo desiderio che apriamo, ci apriamo alla nuova avventura di quest’anno a cui diamo il titolo COSTRUIRE IL FUTURO VIVENDO IL PRESENTE.

E iniziamo proprio con un dialogo-testimonianza fra Agnese Moro, figlia dello statista Aldo Moro sequestrato e ucciso dalle Brigate Rosse, e Franco Bonisoli, uno degli ex-brigadisti che partecipò attivamente all’agguato di via Fani. Un incontro importante che abbiamo fortemente voluto all’inizio del nostro nuovo cammino, perché abbiamo intuito che per vivere un presente libero e liberato molto spesso è necessario guarire il passato. Questo, in situazioni particolari ed eccezionali, ma anche nella vita più “normale” che ci appartiene.

Un incontro, questo, che ci racconta un pezzo della nostra storia contemporanea, un pezzo doloroso e drammatico dei cosiddetti anni di piombo, ma che si è evoluto dando forma a una speranza, la speranza di una ricostruzione, di una “riparazione”. Infatti Agnese Moro e Franco Bonisoli portano avanti da tempo le tematiche della “giustizia riparativa” che offre la possibilità di costruire, al di fuori dei tribunali e delle carceri, dei percorsi di avvicinamento tra vittime e colpevoli. Un percorso difficile, lacerante, che mette a nudo tanto, di dolore, di utopie, di visioni, di mancanze. Ma che apre ad uno sguardo che va oltre a tutto ciò per accogliere l’altro nella sua diversità, profonda e insondabile, “assurda” diversità.

Uno sguardo che interroga anche noi e che ci apre a tante domande su come vivere il presente per “traghettare” il male (odio, rancore, dolore, ferita…) del passato – che ciascuno di noi vive/incontra, più o meno intensamente – in forme nuove di speranza per il futuro.

L’argomento è anche di grande attualità in quanto viene trattato nella “Riforma Cartabia”

L’incontro sarà introdotto da Barbara Petrini e dalla Prof.ssa Anna Borghi

Al banchetto della segreteria si potranno acquistare alcuni testi sull’argomento e ci si potrà iscrivere al Centro Culturale.