Il Centro Culturale Luigi Padovese di Cucciago, per la stagione 2018-2019, organizza una nuova serie di eventi, dal titolo:

Costruire ponti

Il Centro Culturale Luigi Padovese di Cucciago, per la stagione 2018-2019, cura una serie di eventi, dal titolo “Costruire Ponti”, tema particolarmente caro a Mons. Paolo Bizzeti, successore di Mons. Luigi Padovese in Anatolia, che ha fatto del “costruire ponti” il punto di riferimento della sua vita Pastorale. (Vai al programma)


Costruire Ponti

Il titolo del programma 2018-2019 del Centro Culturale Luigi Padovese nasce da un incontro del 2017 con Mons. Paolo Bizzeti , successore di Mons. Padovese.

Durante il racconto della sua esperienza di vescovo in Anatolia ci comunicò il suo motto personale “Costruire Ponti” che, sorprendentemente, faceva eco al titolo del programma di quell’anno “Muri e Dialogo”.

Abbiamo pertanto deciso di proporre questa tema per il programma di quest’anno di cui lo stesso Mons. Paolo Bizzeti, nel luglio del 2018, così ha introdotto:

“Nel mondo contemporaneo abbiamo enormi possibilità di comunicare esperienze e condividere situazioni, come mai prima nella storia dell’umanità. Tuttavia, come dicono ormai molti studi sull’argomento, non sembra che tutte queste possibilità accrescano realmente la conoscenza tra i popoli e anche tra le persone. Bombardati da mille notizie, finiamo per chiuderci di più nel nostro piccolo mondo per non essere travolti da queste valanghe. Ma soprattutto si è creata una comunicazione che è molto asettica e mentale, mentre nell’incontro reale tra persone i sentimenti si mettono in movimento in modo molto più concreto e reale. Inoltre le situazioni conosciute più da vicino e la continuità nelle relazioni porta ad una conoscenza molto più autentica.

Per questo bisogna incessantemente costruire ponti, anziché parlarsi stando su rive distanti. Del resto la civiltà è cresciuta proprio grazie ai ponti che hanno collegato terre e continenti, quindi niente di nuovo sotto il sole. La paura dell’altro ha invece sempre prodotto incomprensioni e infine guerre. La chiusura non ha mai prodotto economie fiorenti e solide e le stesse grandi religioni si sono consolidate attraverso non pochi interscambi. I grandi fondatori e santi sono sempre state persone con molteplici esperienze e relazioni, spesso attingendo al patrimonio spirituale di terre lontane. S. Benedetto, per esempio, si è rifatto ampiamente all’esperienza monastica della Cappadocia (Turchia) e ai grandi Padri di quella terra, s. Basilio di Cesarea (odierna Kayseri) per primo, e questi ha attinto molto da S. Antonio il grande, egiziano.” (Contributo al programma 2018-2019 del Centro Culturale Padovese dal titolo “Costruire Ponti’ – Mons. Bizzeti 26 luglio 2018)

Anche Papa Francesco invita i giovani ad aiutare gli adulti a costruire per primi ponti verso l’altro. Ecco le sue parole in occasione della Giornata Mondiale della gioventù a Cracovia nell’Agosto 2016:

“La vita di oggi ci dice che è molto facile fissare l’attenzione su quello che ci divide, su quello che ci separa. Vorrebbero farci credere che chiuderci è il miglior modo di proteggerci da ciò che ci fa male. Oggi noi adulti abbiamo bisogno di voi (ndr giovani), per insegnarci a convivere nella diversità, nel dialogo, nel condividere la multiculturalità non come una minaccia ma come un’opportunità: abbiate il coraggio di insegnarci che è più facile costruire ponti che innalzare muri! E tutti insieme chiediamo che esigiate da noi di percorrere le strade della fraternità. Costruire ponti: sapete qual è il primo ponte da costruire? Un ponte che possiamo realizzare qui e ora: stringerci la mano, darci la mano. Forza, fatelo adesso, qui, questo ponte primordiale, e datevi la mano. E’ il grande ponte fraterno… Che questo ponte umano sia seme di tanti altri; sarà un’impronta. Oggi Gesù, che è la via, chiama te a lasciare la tua impronta nella storia. Lui, che è la vita, ti invita a lasciare un’impronta che riempia di vita la tua storia e quella di tanti altri. Lui, che è la verità, ti invita a lasciare le strade della separazione, della divisione, del non-senso. Ci stai?” (Papa Francesco – Veglia Giornata Mondiale della Gioventù – Cracovia 1 Agosto 2016)

Ma non ci sono soltanto ponti che l’uomo può e deve costruire, c’è – per così dire – un ponte che il Mistero ha costruito per noi tutti, per la nostra felicità.

Ecco il contributo di Julian Carron in preparazione del pellegrinaggio dei giovani a Roma nell’ Agosto 2018 in vista del sinodo dei vescovi sui giovani:

“Ogni uomo può immaginare una modalità per mettersi in rapporto con il Mistero, e questo è parte della dinamica del senso religioso: un tentativo di costruire un ponte verso “ l’ignoto signore”. Ma è accaduto qualcosa che ha capovolto il metodo: c’è un’altra modalità – più semplice, più audace, più bella, più ragionevole – per entrare in rapporto con il Mistero, ed è imbattersi in una diversità umana – a scuola, in università, nel lavoro – che Lo rende presente nel presente. Questa modalità è alla portata di tutti, ma solo i semplici la riconoscono”. (Messaggio per incontro giovani a Roma – J. Carron Luglio 2018)

Ci interessa conoscere esperienze di persone che hanno costruito ponti e che vivono “nel presente” una speranza dentro le vicende umane, a volte dolorose, della vita.</br>

Non è un caso che il primo incontro dell’anno, con Simona Atzori, abbia per titolo “Cosa ti manca per essere felice?”.

Ti invitiamo pertanto a fare un cammino con noi, per scoprire da dove può nascere la capacità di costruire ponti utili per il bene proprio e di tutti.


Programma 2018 – 2019


Sabato 20 ottobre 2018 ore 21.00

Cosa ti manca per essere felice?  

Teatro Fumagalli Vighizzolo di Cantù

Incontro/spettacolo di danza con Simona Atzori – Ballerina e artista

Simona Atzori: Dio mi ha voluta senza braccia e io gli sono grata.

Una storia di sogni, opportunità e di libertà. Le infinite possibilità di ognuno di noi, di essere diverso ogni giorno rimanendo sempre sé stesso. Superando convenzioni, interpretando stili, concedendosi di vivere ogni passione.

Una donna che ha deciso di andare oltre qualunque limite, facendo della diversità il motore di una meravigliosa lezione di vita.


Venerdì 9 novembre 2018 ore 21.00

Intelligenza artificiale: un ponte verso il futuro?

Auditorium del Centro Parrocchiale Sant’Arialdo di Cucciago

Dialogo con Mauro Ceroni (Docente universitario e Primario in neurologia) Università di Pavia e Andreagiovanni Reina (Ricercatore in Robotica collettiva) Università di Sheffield – Inghilterra

Come l’innovazione impatterà sulle nostre vite? Quale relazione tra cervello umano e intelligenza artificiale? Queste alcune domande a cui cercheremo di dar risposta durante la serata


Sabato 23 e Domenica 24 Febbraio 2019

 Uscita a Napoli di due giorni

Ammireremo il quadro “Le sette opere di misericordia” di Caravaggio con una guida particolare Padre Antonio Sangalli che ci affascinerà con una lettura unica del dipinto

Visita guidata della città e della Napoli sotterranea

 


Venerdì 29 Marzo 2019

Incontro con Marta Scorsetti Responsabile dell’Unità Operativa Radioterapia e Radiochirurgia Humanitas e Don Tullio Proserpio Cappellano dell’Istituto Tumori

Incontriamo ogni giorno persone con gravi sofferenze che sono una domanda continua al senso della vita. Curare implica essere testimoni di Colui che ha perdonato e ha salvato la nostra vita


Sabato 25 Maggio 2019

S. Messa in memoria di Mons. Padovese
Santuario Madonna della Neve di Cucciago
Ore 18:00

(Sarà presente Mons. Pesenti Ministro provinciale dei Frati Cappuccini

Alle 19:30 presso il Centro Sant’Arialdo si svolgerà una cena benefica a favore delle Opere di Mons. Bizzeti in Anantolia

La cena sarà organizzata in collaborazione con l’Associazione Paganoni


Autunno 2019

Viaggio in Turchia

Viaggio nei luoghi degli Atti degli apostoli con visita  alle comunità cristiane del Sud e Tour in Cappadocia accompagnati da Mons. Bizzeti, Vescovo in Anatolia successore di Mons. Padovese

Seguirà programma dettagliato


Scarica il Programma 2018-2019