Il Centro Culturale Luigi Padovese presenta il primo appuntamento del ciclo “DA DOVE RIPARTIRE”Un cammino insieme, mossi da una Speranza.

Venerdì 20 ottobre 2023 ore 21 presso il Centro Parrocchiale Sant’Arialdo, Cucciago

Per un nuovo inizio … un nuovo inizio, come accade spesso.

Di quanti nuovi inizi è intessuta una vita? Innumerevoli, se la pensiamo nel suo scorrere quotidiano: si può cadere e poi rialzarsi ogni giorno, anche più volte, perché la vera forza di una persona si misura nella capacità di risollevarsi dopo ogni caduta, pur piccola che sia.

Il Centro Culturale Luigi Padovese riprende il cammino. Si riparte insieme con nuove speranze, nuove domande e nuove consapevolezze.

Inciampare e riprendersi è esperienza di tutti, ma ci sono precipizi nei quali talvolta sprofonda la vita tutta intera, abissi esistenziali da cui sembra impossibile risalire.

Uscire da quel buio richiede, prima ancora che energia interiore, una mano fraterna da afferrare, un’occasione che si apre inattesa, il segnale che la vita resiste malgrado tutto e offre ancora un’opportunità. Sono storie di buio e di luce, quelle raccontate da Giorgio Paolucci nel suo libro “CENTO RIPARTENZE” storie di persone che, in situazioni drammatiche o di difficoltà, hanno trovato uno spiraglio di positività, lo hanno attraversato e hanno ricominciato a vivere pienamente. Una difficoltà nel lavoro, il carcere, una malattia, una crisi, una persecuzione, un martirio, tutto sembra precipitare ma d’improvviso una luce, un incontro e si apre una prospettiva di senso, una strada che porta salvezza. Storie di persone che hanno saputo voler bene alla propria fragilità.

Come Youlsa Tangara, un giovane maliano arrivato in Italia su un barcone, che insieme ad alcuni connazionali ha lanciato il progetto “Un villaggio una scuola” per offrire ai bambini del suo villaggio l’istruzione e un futuro migliore.

O come Fedele Costadura dell’Associazione “Scarp de’ tenis”, che nella sua prima vita era un professionista di alto livello, poi varie vicissitudini lo hanno portato sotto i portici, dove ci ha dormito per molte notti. Ma poi, alcuni incontri importanti che gli ridanno, letteralmente, uno sguardo nuovo sulla vita … e tutto ricomincia.

Sono, queste, le storie che Paolucci aveva presentato in una rubrica del giornale Avvenire, storie brevi che Daniele Mencarelli nella prefazione definisce Polaroid, istantanee di esistenze sconosciute o celebri, reali o letterarie, ritratte con la passione di cercarvi l’inconfondibile timbro della voce di Dio e trovandolo praticamente sempre.

Lo coglie ancora Mencarelli quando nota che nei 100 “scatti” del libro, citata o meno, “si scorge sempre una Presenza … che ci prende e ci mette su una via fatta di salvezza. Sta a noi poi percorrerla o meno. Il Suo amore si compie nella nostra libertà”.

GIORGIO PAOLUCCI, giornalista e scrittore,  ha lavorato per ventisei anni al quotidiano «Avvenire», di cui è editorialista dopo esserne stato vicedirettore.